Narra la leggenda: "...e così nacquero i Tarocchi"




Quando in tempi immensamente remoti, i Guardiani della Dottrina Segreta, gli iniziati depositari dei Misteri occulti, si resero conto che si avvicinava un tempo in cui tutti i loro insegnamenti sarebbero andati persi, cercarono un modo per salvare i principi essenziali della loro conoscenza sacra.
I membri del Consiglio proposero varie soluzioni. 
“Dipingiamo i testi degli assiomi sulle pareti di un tempio solido e antico”, suggerì il primo.
Ma gli altri conclusero che anche la costruzione più solida e forte non avrebbe resistito alle forze distruttive degli invasori e delle intemperie. 
“Incidiamo gli assiomi su delle lamine di un metallo resistente” propose il secondo.
E gli altri obiettarono che se fosse stato prezioso avrebbe attirato i ladri e diversamente si sarebbe arrugginito. 
Il terzo allora disse “Affidiamo gli Arcani a un uomo semplice e virtuoso che difenderà e trasmetterà il segreto in punto di morire a un altro uomo semplice e virtuoso.” 
Tutti ragionarono sul fatto che la vera semplicità è rara e la virtù è accessibile alla tentazione. 
Mentre discutevano il più giovane degli adepti prese la parola e disse “Approfittiamo allora dei vizi, dei peccati e delle passioni malvagie dell’uomo per conservare la nostra ricchezza. Li esprimiamo simbolicamente per mezzo di figure innocenti che moltiplicate all’infinito sazieranno la brama del gioco dell’uomo. Affidiamo alle forze del male la conservazione dei semi della Virtù che portano con sè la certezze delle salvezza e del bene del mondo”. 
Tutti approvarono la scelta saggia del giovane adepto e così nacquero i Tarocchi.


Frank Lind - How to Undertstant the Tarot

pubblicato il 05/07/2012

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